giovedì 17 ottobre 2019

Nel Novembre del 1966 il sassofonista jazz Pharoah Sanders assembla un manipolo di ottimi musicisti afro-americani, e cioè il chitarrista Sonny "Warren" Sharrock, Dave Burrell al piano, Henry Grimes al contrabbasso, il batterista Roger Blank e il percussionista Nat Bettis; e registra per la Impulse questo capolavoro, sua seconda prova su vinile: Tauhid. La facciata A del disco ospita Upper Egypt and Lower Egypt, un lungo brano che coniuga misticismo e carnalità e che si dipana tra suggestioni free, Rhythm & Blues, culti esoterici egiziani e tribalità africana; dopo un inizio preparatorio al rito si arriva all’esplosione isterica e al pathos, per giungere poi fino al mantra recitato nel finale. Sanders qui si alterna alle percussioni, al flauto traverso (ottavino) e al sax tenore con risultati sorprendenti, dando ampio spazio all’inventiva dei singoli musicisti, soprattutto nell’innovativo modo di suonare la chitarra elettrica e nelle vibranti e colorate percussioni. Il pianoforte è ossessivo ma sognante allo stesso tempo e il contrabbasso potente e minaccioso. Il retro invece è occupato dalla breve ed evocativa Japan, volo onirico a memoria del viaggio compiuto nel paese del Sol Levante in tour con John Coltrane l’anno precedente, e la suite divisa in tre parti Medley: Aum/Venus/Capricorn Rising, dove si alternano momenti di free più estremo e compulsivo ad atmosfere estatiche di grande spiritualità. Sanders va alla ricerca di una strada personale, seguendo le orme già indicate dal grande Trane e getta le basi per una via spirituale al jazz, con un modo geniale e personalissimo di suonare il tenore che darà i suoi frutti negli anni a venire e ispirerà in un certo qual modo anche il sassofonista argentino Gato Barbieri nel suo modo di suonare lo strumento.

mercoledì 16 ottobre 2019

MODA FEMMINILE AUTUNNO/INVERNO 1969